lunedì 2 novembre 2015

Mai più Hiroshima: la testimonianza di Toshiko Tanaka, artista della pace

Toshiko Tanaka, una nota artista di cloisonné, aveva 6 anni e 10 mesi quando la prima bomba atomica venne sganciata sulla città di Hiroshima. Fu colpita ma miracolosamente salvata e ha vissuto per 70 anni cercando di dimenticarla. Solo arrivando all'età di settant'anni decise di raccontare le sue esperienze nella speranza che le future generazioni possano vivere in un mondo libero dal nucleare.
 

Dal 6 al 14 novembre sarà in Toscana e in Umbria per condividere questa speranza con voi.

Tutti gli appuntamenti con la signora Tanaka in Italia sono i seguenti:
venerdì 6 novembre ore 16 Conferenza stampa
                                            @ Sala Regia di Palazzo Gambacorti (Comune di Pisa)
sabato 7 novembre (attorno alle 11.30-12, da riconfermare) un breve saluto
                                            @ Pisa Book Festival nel laboratorio per insegnanti di scuole

                                                   organizzato da CorreLaMente
lunedì 9 novembre @ Sala Rossa di Palazzo Trinci - Foligno
                               ore 10.30 (incontro con le scuole)
                               ore 16.30 (incontro con la cittadinanza)
martedì 10 novembre @ Museo della Memoria Locale di Cerreto Guidi
                               ore 21 incontro con la cittadinanza di Cerreto Guidi e Vinci
mercoledì 11 novembre @ Casa dei popoli di Sovigliana (Vinci)
                               ore 10.30 incontro con le scuole
giovedì 12 novembre
@ Sala Regia di Palazzo Gambacorti 
                               ore 16 incontro con gli amministratori locali di Pisa
venerdì 13 novembre "Pisa non dimentica Hiroshima e Nagasaki"
                               ore 10 @ Aula Magna del Polo Carmignani (P.zza dei Cavalieri)
                               ore 15 @ Sala Azzura della Scuola Normale Superiore (P.zza dei Cavalieri)


sabato 14 novembre  S. Maria Maddalena dei Pazzi, Borgo Pinti 58
                               ore 10.30 incontro organizzato dalla Scuola Toscana





 
Chi è Toshiko Tanaka?


Nata a Hiroshima nell'ottobre 1938.
Alle 8.15 del 6 agosto 1945, quando la prima bomba atomica venne sganciata sulla città di Hiroshima, si trovava a 2,3 km dall'ipocentro, sulla via per la scuola elementare (aveva 6 anni e 10 mesi e frequentava il l primo anno delle elementari). Rimase gravemente ustionata e quella stessa sera perse la coscienza per diversi giorni. Tra le vittime che non lasciarono nemmeno i resti, ebbe una zia, mentre la sorellina venne ferita. Perdette anche tutti i suoi ex compagni di scuola, che frequentava fino a 6 giorni prima, perché la famiglia si era appena trasferita in un quartiere più periferico, non più, quindi, a soli da 500 m dall'ipocentro.
Per miracolo, si riprese e ricuperò la salute finché, all'età di 12 anni cominciò ad avere dei disturbi di vario genere, presumibilmente dovuti alle radiazioni.
Dall'inizio degli anni '70 cominciò a lavorare come artista di cloisonné, sviluppando un metodo originale per opere di grandi dimensioni, con cui vinse numerosi premi sia nazionali sia internazionali.
Nel febbraio 1981, quando Papa Giovanni Paolo II visitò Hiroshima, il sindaco della città gli offrì come dono una delle opere di Toshiko Tanaka “Message” (100 x 84 cm). 
Risalgono a quegli anni anche le sue prime attività per la pace: molti furono i contributi, soprattutto attraverso l'associazione degli hibakusha residenti negli Stati Uniti, fra i quali la donazione alle scuole di 400 copie della versione inglese di “Barefoot Gen (hadashi no Gen, in italiano Gen di Hiroshima)”, considerato il cartone animato capolavoro sulla bomba atomica di Hiroshima.
Ma, il vero momento di svolta per lei avvenne nel 2007, quando fece una crociera “globale” a bordo della Peace Boat*. Durante una visita a La Guaira in Venezuela, il sindaco della città scoprì che lei era una hibakusha e le disse: “Se non racconta lei che l'ha vissuto in prima persona, chi può raccontarci ciò che è successo in quel giorno a Hiroshima?”. 

Da allora, decise di testimoniare la sua esperienza del 6 agosto, di cui non aveva parlato nemmeno ai propri figli, nella speranza di non far ripetere le stesse esperienze alle generazioni future. L'anno seguente partecipò come testimone alla prima edizione del Peace Boat “Global Voyage for a Nuclear-Free World: Peace Boat Hibakusha Project”. Dal 2009 è attiva anche come artista per la pace: per conto di Hibakusha Stories, un'organizzazione non profit di New York, ha compiuto finora 10 viaggi negli Stati Uniti: si contano ormai 30 mila persone tra cittadini e studenti che hanno ascoltato le testimonianze sue e del gruppo newyorkese.

La sua visita in Italia potrebbe diventare l'ultima occasione di sentirla a parlare all'estero. Non perdetela, se potete!

* Piccolo glossario di parole chiave


Peace Boat

Peace Boat è una Ong internazionale con base in Giappone. Dal 1983 lavora per promuovere la pace e la sostenibilità attraverso l'organizzazione di viaggi a bordo di una grande nave da crociera. Fondata con lo scopo di riesaminare la storia aggressiva del Giappone nella regione Asia-Pacifico, conduce progetti di riconciliazione e pace. 
Peace Boat è una Ong con Status Consultivo presso il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite (Ecosoc), e partecipa attivamente ad attività educative e di promozione del disarmo, prevenzione dei conflitti e sviluppo sostenibile. Fa parte della rete Global Partnership for the Prevention of Armed Conflict (GPPAC).


Sulla sua storia: L'arca per la pace giapponese: intervista a Tatsuya Yoshioka di Peace Boat


Sul “Peace Boat Hibakusha Project per un mondo libero dal nucleare” e qualche tappa in Italia


L'arca della pace in giro per il mondo con i sopravvissuti dell'atomica


Bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki e la resa del Giappone
La cronologia dei fatti:
   16 luglio: il primo esperimento dell'ordigno nucleare (Trinity Test in New Messico)
   26 luglio: Dichiarazione di Potsdam; mentre si prepara l'annuncio della dichiarazione, il presidente statunitense Truman autorizza l'uso della bomba atomica, convinto che il Giappone non lo accetti. Il governo giapponese decide di ignorare la Dichiarazione.
   6 agosto alle 8.15: bombardamento atomico su Hiroshima
   9 agosto all'alba: l'URRS attacca la Manciuria, violando il patto di non aggressione nippo-sovietico;
alle 11.02: bombardamento atomico su Nagasaki
   10 agosto: il Giappone comunica agli Stati Uniti l'accettazione della resa ponendo, però, una condizione (che viene accolta): di non toccare la posizione dell'imperatore.
   dal 7 agosto fino all'alba del 15 agosto varie città giapponesi, tra cui Osaka, continuano a subire pesanti bombardamenti che causano migliaia di morti.
   15 agosto alle 12: annuncio della resa alla radio da parte dell'imperatore, cessata del fuoco
    2 settembre: firma dell'Atto di resa giapponese a bordo della corazzata marina statunitense.
La Costituzione giapponese (in vigore dal 3/11/1947) e la sua aspirazione pacifista
  dal Preambolo (il secondo e il terzo paragrafi)
“Desideriamo la pace per tutti i tempi e pienamente consapevoli degli alti ideali che presiedono alle umane relazioni e che muovono l'umanità, noi, popolo giapponese, abbiamo deciso di fare assegnamento per la nostra sicurezza e per la nostra sopravvivenza sulla giustizia e sulla buona fede dei popoli del mondo amanti della pace. Noi desideriamo occupare un posto onorato in una società internazionale rivolta e decisamente orientata verso il mantenimento della pace ed il bando per tutti i tempi dalla terra della tirannia e della schiavitù, dell'oppressione e dell'intolleranza. Noi riconosciamo e affermiamo che tutti i popoli hanno il diritto di vivere in pace, liberi dal timore e dal bisogno.
Noi sosteniamo che nessun popolo è responsabile soltanto verso se stesso, ma che, al contrario, le leggi della moralità politica sono universali e che l'obbedienza a tali leggi incombe su tutti i popoli che vogliono mantenere la loro sovranità e giustificare le loro relazioni sovrane con gli altri popoli.”
 
Capitolo II Rinuncia alla guerraArt. 9 comm. 1 Aspirando sinceramente ad una pace internazionale fondata sulla giustizia e
sull'ordine, il popolo giapponese rinunzia per sempre alla guerra, quale diritto sovrano della Nazione, ed alla minaccia o all'uso della forza, quale mezzo per risolvere le controversie internazionali.
comm. 2 Per conseguire, l'obbiettivo proclamato nel comma precedente, non saranno mantenute forze di terra, del mare e dell'aria, e nemmeno altri mezzi bellici. Il diritto di belligeranza dello Stato non sarà riconosciuto.”
               Traduzione è di Costituzioni straniere contemporanee I, a cura di Paolo Biscaretti di Ruffia, Giuffrè, Milano 1985
Il trattamento degli hibakushaIn seguito alla resa del Giappone e gli statunitensi dell'Atomic Bomb Casualty Commission (ABCC), organo creato subito dopo il bombardamento, entrarono nella città per registrare e analizzare i danni subiti. Visitavano tutte le vittime, ma mai offrivano loro la cura né permettevano ai giapponesi di partecipare all'analisi dei risultati dell'esame. Anche per i media, sia giapponesi che stranieri, era severamente vietato diffondere le notizie sui danni.
Per quanto riguarda il riconoscimento da parte delle autorità giapponesi al fine di ottenere le cure mediche gratuite, siccome tiene poco conto delle reali situazioni, risulta spesso restrittivo e discriminatorio, tanto da costringere molti a intentare cause lunghe e faticose.
 
I test nucleari nel Pacifico e il coinvolgimento del peschereccio giapponese
Dopo l'uso delle bombe atomiche a Hiroshima e Nagasaki si aprì l'era dei test nucleari. Il peschereccio giapponese Dai-go Fukuryū-maru venne coinvolto in uno di questi:una bomba all'idrogeno (15 megaton, equivalente a 750 bombe di Hiroshima) effettuato nell'Atollo di Bikini nei pressi delle Isole Marshall, il 1° marzo 1954. I marinai si ammalarono e uno di loro, radiotelegrafista capo Aikichi KUBOYAMA, morì sei mesi dopo a causa della sindrome acuta delle radiazioni. La vicenda scatenò un'enorme protesta popolare e l’allargarsi dei movimenti antinucleari nel Paese e all'estero (un giapponese su tre, neonati compresi, firmò la petizione contro le armi nucleari, circa 600 milioni di firme furono raccolte nel mondo). Anche il noto Manifesto Russell-Einstein fu stato lanciato in tale contesto.


L'introduzione delle centrali nucleari in Giappone

Le contestazioni giapponesi allarmarono il governo statunitense, già in concorrenza con l'Unione Sovietica per lo sviluppo delle bombe atomiche. Gli Stati Uniti temevano soprattutto due cose: il peggioramento della propria immagine come sviluppatore delle armi micidiali e l'aumento incontrollabile dei detentori degli ordini nucleari tra i paesi comunisti. “Atoms for Peace” di Eisenhower nasce per contrastare questi fenomeni, cioè per rendere positiva l'immagine del Paese e del nucleare e, nello stesso tempo, tenere sotto controllo lo sviluppo della tecnologia nucleare in altri paesi, offrendo loro aiuti e collaborazione. E il Giappone, dove i vivaci movimenti antinucleari rischiavano di trasformarsi in movimenti antiamericani, andava convertito in sostenitore del nucleare civile. Così, all'inizio del 1955, gli Stati Uniti proposero di costruire una centrale nucleare in Giappone, niente meno che a Hiroshima. Si dice che la popolazione locale accolse favorevolmente l'idea, come si legge in una dichiarazione della Confederazione dei sopravvissuti di Hiroshima Nagasaki: “L'unico desiderio che abbiamo finché siamo in vita è indirizzare definitivamente quell'energia nucleare, che rischia di portarci all'annientamento, verso la felicità e prosperità dell'umanità”. Lo stesso filosofo Ichiro MORITAKI, che stese la dichiarazione, abiurerà queste parole vent'anni più tardi, affermando che “L'energia nucleare e l'umanità non possono convivere”.


Altri link utili (1-6= in italiano dalle fonti giapponesi ):

  1. particolarmente utile: Estensione dei danni (Hiroshima+Nagasaki) 


  1. Pieghevole del Museo della pace di Hiroshima


  1. Pieghevole del Memoriale Nazionale della Pace per le Vittime della Bomba Atomica di Hiroshima http://www.hiro-tsuitokinenkan.go.jp/download/pdf/it_OL_s.pdf
  2. Pieghevole del Memoriale Nazionale della Pace per le Vittime della Bomba Atomica di Nagasaki


  1. Pannelli espositivi in versione compatta (in italiano in fondo)


  1. Hiroshima e Nagasaki poi i test nucleari sul Pianeta fino al 1998 (in inglese, sui test nucleari)


  1. Oggi le testate nucleari nel mondo (inglese): 


  1. Hiroshima Peace Media Center (giapponese/inglese/francese/cinese/russo): un sito ricco di informazioni e immagini creato dal Chugoku Shimbun, quotidiano locale di Hiroshima.              http://www.hiroshimapeacemedia.jp/?lang=en                                                                                               
  2. Libretto: Ricordiamoci la nostra umanità (Beati i costruttori di pace, sui movimenti per la pace e per il disarmo nucleare PDF scaricabile)


  1. Hibakusha Stories (inglese)


  1. Enameling Art for Peace by Toshiko Tanaka

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